giovedì 30 giugno 2011

TAGLIATA DI POLLO CON POMODORINI E RUCOLA



INGREDIENTI

500 grammi di petto di pollo
100 gr di pomodorini
rucola
sale, pepe

Prendete il petto di pollo e tagliatelo a fettine non troppo sottili. Scaldate un padella di ghisa e posizionate le fettine al suo interno. Per la cottura, regolatevi in base allo spessore della carne e in base alle vostre preferenze; il consiglio che vi diamo è quello di non cuocere la carne eccessivamente per evitare che diventi stoppacciosa.
Nel frattempo, su un piatto di portata, disponete un letto di rucola e qualche pomodorino tagliato in quarti.  Una volta terminata la cottura tagliate la carne orizzontalmente, facendo fettine di circa un paio di cm. Pepate e salate a vostro piacimento.
Disponete le fettine di carne sul piatto di rucola e pomodorini e annaffiate con olio extravergine e dell'aceto balsamico. Un tocco in più può essere dato aggiungendo delle scaglie di parmigiano


UN CONSIGLIO?

Per ottenere una tagliata ancora più gustosa, aromatizzate dell’olio extravergine di oliva facendolo scaldare leggermente in un pentolino contenente uno spicchio d’aglio schiacciato, del rosmarino e qualche bacca di pepe verde ( o nero); lasciate il tutto in infusione per qualche minuto, poi eliminate le spezie e versatelo appena tiepido sulla carne, in modo da insaporire le fettine senza cuocerle.

INSALATA DI RISO...AI FRUTTI DI MARE

INGREDIENTI:
400 gr di riso
1 bustina di zafferano in polvere
1 kg di cozze
1 kg di vongole
300 gr di gamberetti
400 gr di calamari
300 gr di seppioline
30 olive nere
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 scalogno
1 spicchio di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
sale e pepe q.b







Cuocete il riso in abbondante acqua salata e scolatelo al dente. Passatelo sotto l'acqua fredda per raffreddarlo e una volta scolato mettetelo in un'insalatiera. Lavate le vongole, mettetele in un contenitore con acqua, 3 pugni di sale grosso e lasciatele spurgare per almeno 1 ora. Lavate le cozze, togliete il bisso e pulite la superficie esterna raschiandole con un coltello.
Mettete le cozze e le vongole in una padella capiente con due cucchiai di olio e 1 trito finissimo di ½ scalogno e ½ spicchio di aglio. Cuocete a fuoco lento fino a che le conchiglie non si aprano ed eliminate il liquido in eccesso. In una padella a parte fate rosolare i calamari tagliati a rondelle, le seppioline precedentemente pulite con 2 cucchiai di olio e la restate parte di scalogno e aglio tritati.
Aggiungete ½ bicchiere di vino bianco, fate evaporare poi unite sale e pepe, i gamberi, le olive e continuate la cottura per 15 minuti a fuoco dolce. Unite lo zafferano precedentemente sciolto in un pò di acqua calda, le cozze e le vongole e lasciate cuocere 5 minuti a fuoco allegro. Lasciate raffreddare il pesce e poi unitelo al riso. Se necessario aggiungete due cucchiai di olio a crudo. Conservate in frigo per almeno un paio d'ore prima di servire. 

Un tocco in più? Prima di servire spolverate con del prezzemolo fresco!

Provenienza: chef silvia.it

CIPOLLINE IN AGRODOLCE




  1. INGREDIENTI

    500 gr di cipolline borettane
    2 cucchiai di aceto di vino bianco
    50 ml di acqua
    1 cucchiaio di zucchero
    1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
    sale q.b

    Sbucciare le cipolline lavatele. In una ciotola a parte preparare una miscela con l'aceto, l'acqua e lo zucchero. In una padella riscaldare l'olio e mettere le cipolline a cuocere a fuoco allegro. Aggiungere la miscela, salare e far riprendere il bollore. Abbassare la fiamma e lasciar cuocere per circa 40 minuti mescolando di tanto in tanto. Fare attenzione a non rompere le cipolle! Terminata la cottura aggiustate la salatura e servite.

mercoledì 29 giugno 2011

BISCOTTI AL PECORINO E PARMIGIANO



INGREDIENTI

150 gr di burro
130 gr di farina
100 gr di pecorino grattugiato
100 gr di parmigiano reggiano grattugiato
sale e pepe

Versate la farina in una scodella con i due formaggi grattugiati, unite il burro ancora freddo tagliato a tocchetti e mescolate fino a d ottenere un composto omogeneo.
 Dopodichè aggiungete un pizzico di pepe macinato a fresco e compattate l’impasto. Coprite con una pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per mezz'ora circa.
Prendete il composto, lasciatelo fuori dal frigo per circa 10 minuti, poi  stendetelo in una sfoglia spessa 3mm e aiutandovi con un tagliabiscotti con una forma di vostro gradimento ritagliate tanti biscotti fino a finire l’impasto. Preparate delle teglie rivestite di carta da forno e disponete i biscotti. Spennellateli con l’albume sbattuto. Decorate i biscotti a vostro gusti: con pinoli,lamelle di mandorle, semi di sesamo o pistacchi e poi mettete a cuocere in forno caldo a 180° per 10 minuti, fino a che siano dorati in superficie.

martedì 28 giugno 2011

VOL-AU-VENT AL GORGONZOLA


 INGREDIENTI:

250 gr.  mascarpone
200 gr. gorgonzola
1 confezione di pasta sfoglia surgelata
1 ciuffo prezzemolo
erba cipollina
sale e pepe

Amalgamate il mascarpone ed il gorgonzola fino a formare una pasta omogenea. Dividetela a metà ed aggiungete, ad una delle parti, un trito di prezzemolo.

Preparate con la pasta sfoglia del vol-au-vent.

Farcite con la crema al prezzemolo il vol-au-vent. Utilizzate una sacca à poche per creare dei ciuffetti di formaggio al di sopra delle tartine (utilizzando il formaggio senza il trito di prezzemolo) e spolverate con un po' di erba cipollina. Potete anche decorare a vostro piacimento con foglioline di menta, fettine di rapanelli o mezzo pomodoro pachino per creare uno sfizioso effetto colorato!

CROSTINI DI POLENTA FRITTA E GORGONZOLA


INGREDIENTI
225 g di farina gialla
250 g di gorgonzola morbido
30 g di parmigiano grattugiato
                                                 70 g di burro
olio e sale

Preparate una polenta piuttosto soda cuocendo la farina con un litro d’acqua per circa 45 minuti continuando a mescolare. Prima di toglierla dal fuoco mantecatela con 50 g di burro e il parmigiano grattugiato. Versatela su un piano di marmo bagnato e con una spatola stendetela allo spessore più o meno di un centimetro livellandone la superficie. Lasciatela raffreddare. Nel frattempo, in una ciotola amalgamate il gorgonzola con 20 grammi di burro facendone quasi una crema. Quando la polenta si è ben raffreddata con l’apposito stampino circolare ritagliatela a dischetti e friggeteli in olio ben caldo oppure fateli dorare in forno riscaldato a 180°. Disponete i dischetti di polenta sul piatto da portata caldo, spalmateli con la crema di gorgonzola e serviteli subito. 

Provenienza: cucchiaio.it

PATATE AL CARTOCCIO CON GORGONZOLA


INGREDIENTI

8 patate di medie dimensioni
100 gr. di gorgonzola
1 scalogno
sale q.b.

Lavare con cura la superficie delle patate, e avvolgerle nella carta stagnola, chiudendole a “caramella” (chiudendo le due estremità).

Posizionare le patate in una teglia e cuocerle a forno già caldo a 200° per 45 minuti circa (le patate devono risultare ben cotte all’interno).

Ultimata la cottura, toglierle dal forno, e tagliarle orizzontalmente.
Aprire bene le due parti della patata, posizionare su una delle due parti i pezzetti di gorgonzola e per finire lo scalogno tagliato a julienne (tagliato sottile).

Richiedere le patate e riavvolgerle nella carta stagnola.
Lasciare riposare per pochi minuti le patate nella teglia dentro al forno ancora caldo, giusto il tempo che il gorgonzola si sciolga lentamente e lo scalogno si ammorbidisca.

Servire calde con la stagnola nel piatto, o senza.

Provenienza: Spelucchino.it

GORGONZOLA e LE LEGENDE SULLA SUA NASCITA

La storia del gorgonzola si perde nella notte dei tempi. Già nel IX secolo, Carlo Magno, ebbe modo di gustare un formaggio dal sapore intenso e dalle caratteristiche venature verdi. Da sempre la sua nascita è legata a leggende, storie, aneddoti poiché non si hanno notizie e documenti certi né dell'anno, né del luogo ove nacque. Il casaro innamorato sembra la migliore versione della sua nascita.

La nascita del gorgonzola è attribuita alla leggenda che vede protagonista un giovane casaro innamorato. Egli, attardandosi con la sua bella, avrebbe tralasciato di ultimare il lavoro della giornata, rimandandolo al giorno dopo. Mescolando la cagliata del latte munto la sera con quello del mattino, il giovanotto avrebbe ottenuto un formaggio mai prodotto prima.


La letteratura nei secoli documenta come il gorgonzola fosse conosciuto, già da tempo, in Italia ed in Europa. Manzoni nei “Promessi Sposi” narra di Renzo che, fuggendo per le campagne milanesi, giunge affamato in una locanda situata tra Milano e Gorgonzola dove gli viene offerto dello “stracchino” e del vino. 



Il nome gorgonzola sembra infatti derivare dall'omonima cittadina alle porte di Milano dove si fermavano una volta le mandrie in transito per far riposare le vacche. Da qui la denominazione “stracchino di Gorgonzola” perché prodotto con latte di vacche stracche (stanche).
Ancora oggi il gorgonzola è un formaggio a pasta cruda di colore bianco e paglierino, per il quale viene utilizzato solo latte intero vaccino pastorizzato. Le screziature sono dovute alla formazione di muffe, in base al processo naturale.


La produzione e la stagionatura avvengono nella zona di origine e la qualità del prodotto è garantita dal "Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola". 

ED ORA SCOPRITE LE RICETTE CON IL GORGONZOLA
CHE VI CONSIGLIAMO ! 

Provenienza: Casearia Prima Luna

TORTA CON CREMA AL VINO COTTO


Pan di spagna al cacao

5 uova
150 gr di amido
150 gr di zucchero
1 bustina di leivito
2 cucchiai di cacao amaro

Lavorate i rossi con lo zucchero finche' diventono chiari e spumosi,a parte montate a neve ferma gli albumi,aggiungete ai rossi l'amido,il cacao e il lievito ben setacciati e infine gli albumi .Versate in uno stampo a cerniera e infornate.

Crema bianca aromatizzata al vino cotto

150 gr. di farina
50 gr. di amido di mais
340 gr. di zucchero
160 ml di panna montata zuccherata
1 lt.di latte
60 ml. di vino cotto.

in una casseruola setacciate le polveri aggiungendo pian piano il latte e successivamente il vino cotto, mettete sul fuoco e mescolate fino a che la crema si addensi. Montate a parte la panna e unitela alla crema solo quando questa sara' ben fredda.

Composizione:

Dividete il pan di spagna a meta' (tenete da parte un po di crosta che andrete a tritare in un mixer insieme alla granella di mandorle), bagnatelo con del vino cotto diluito con acqua e zucchero,farcite con la crema ,spargete l'uvetta sultanina precedentemente ammollata nel vino cotto,chiudete con l'altro disco di pan di spagna,bagnatelo e distribiute la granella di mandorle e pan di spagna,spargete dello zucchero di canna e ultimate con altra uvetta sultanina.Lasciate riposare tutta la nottata in frigo,prima di servire lasciatela fuori dal frigo un oretta.

Provenienza: Petit chef

lunedì 27 giugno 2011

BRASATO AL VINO COTTO



Ingredienti (per 4 persone): 800 g di polpa di manzo, 1 bottiglia di vino cotto corposo, 1 cipolla, 1 carota, 2 coste di sedano, pepe in grani, 2 foglie di lauro, 2 chiodi di garofano, 30 g di lardo, sale, burro, fecola, farina

 PREPARAZIONE

In una terrina mettete a marinare, (almeno per una nottata) nel vino cotto, la carne con le verdure tagliuzzate e qualche granello di pepe. Al momento di cuocere, sgocciolate la carne, asciugatela, infarinatela e rosolatela nel burro e il lardo. Bollite, intanto, la marinata per restringerla un po' e filtratela. Quando la carne avrà preso colore, bagnatela con la marinata, regolate di sale e fate cuocere per circa 2 ore e mezzo a fuoco basso, aggiungendo al bisogno la marinata. Quando la carne sarà cotta toglietela dalla pentola e tenetela in caldo. Allungate intanto il fondo di cottura con un pò di marinata e addensatelo con un cucchiaio di fecola stemperata in un pò d'acqua. Frullate le verdure della marinata e aggiungetele al fondo di cottura. Tagliate la carne a fette, disponetela su un piatto di portata e copritela con la salsa.

VINO COTTO E...ROAST BEEF



INGREDIENTI:

Filetto o mezza di manzo
Rosmarino

Fatevi consigliare dal vostro macellaio la carne più adatta (filetto o mezza di manzo). Legare la carne per farle mantenere la forma, tra lo spago e la carne porre dei rametti di rosmarino. Porre in un tegame su fuoco con olio abbondante, facendolo rosolare poco su tutti e 4 i lati, attenzione a girarlo, farlo rigorosamente con i cucchiai di legno per non intaccare la carne. Versare il vino cotto nel tegame e infornare il tutto nel forno preriscaldato alla temperatura di 250° per 15 minuti, quindi pepare e salare ungendo il roastbeef con la salsa di cottura. Cuocere per altri 15 minuti. Servire freddo con la salsa di cottura (scaldata) a parte. Non bucarlo.

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venerdì 24 giugno 2011

IL VINO COTTO














Il vino cotto è un tipico prodotto enologico delle Marche e dell'Abruzzo. Viene vinificato soprattutto nelle zone collinari e pedecollinari delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata ed è in particolare molto apprezzato quello del territorio del comune di Loro Piceno. Uguale denominazione ha il prodotto abruzzese, anch'esso riconosciuto come uno dei prodotti agroalimentari italiani  riconosciuto dal ministero.


Questo particolare tipo di vino, che può ricordare nel sapore il più famoso vino passito si ottiene da una tecnica tradizionale che alcuni fanno derivare fin dagli antichi tempi dei Piceni (X sec. a.C.) , che in questa zona vivevano, altri invece dai Greci (IV sec a.C.), una tecnica poi tramandata attraverso i millenni fino ai giorni nostri.
I patrizi romani, gli imperatori e i papi degustavano questa bevanda al termine dei loro fastosi banchetti e fino a due secoli fa era molto commercializzato anche con altri paesi europei.


 Questo prodotto era ed è assolutamente presente in ogni cantina che si rispetti e rappresentava in passato parte della dote che ogni donna doveva portarsi una volta sposata; infatti la cultura contadina vedeva in questa bevanda un utile corroborante dalle fatiche giornaliere nei campi.

Oggi è considerato un prodotto tipico del mondo dei campi di questa zona ma, nonostante gli sforzi della popolazione nel suo lancio, rischia di scomparire in quanto nuove norme proibiscono di chiamarsi vino bevande ottenute dal riscaldamento del mosto e quindi non può essere commercializzata (unica eccezione a questa legge è però il Marsala)


Il Vino Cotto che vi proponiamo è dell'Azienda Massimo Germani. Oltre ad un eccellente vino è anche un ottimo ingrediente in cucina; aggiunge alle pietanze i suoi aromi e i suoi sapori inconfondibili ed unici, oltre ad aggiungere struttura, corpo e colore.

L’aggiunta di un buon bicchiere di vino cotto durante la cottura è consigliabile per pietanze...quali? SCOPRITELI CON NOI!

lunedì 13 giugno 2011

CUCINA ITALIANA nell' 800...



La cucina italiana d’inizio ‘800, non è seconda a quella francese per ricchezza e varietà di preparazioni. anche se guardata con un certa sufficienza dai buongustai d’oltralpe. La sua principale caratteristica è anzi la molteplicità di tradizioni regionali, ciascuna strettamente legata alle produzioni locali, che garantiscono la genuinità dei piatti più tipici. Accanto a questa differenziazione risalente ai secoli passati, ne troviamo un'altra corrispondente ai vari strati sociali. 
 Gli aristocratici coltivavano un gusto raffinato, ispirato ai modelli della grande cuisine francese, mentre i più poveri, abituati a pasti assai frugali, si concedevano generose mangiate solo in occasione delle principali feste. L'alimento principale sul quale si basava la dieta dei contadini erano le patate: economiche e nutrienti.



Accanto a questi due ceti, si va però delineando una borghesia che comincia a dedicare sempre maggior attenzione alla tavola. Cultori di gastronomia e cuochi di famiglie signorili decodificano nelle loro opere il vasto patrimonio della nostra cucina regionale, con un lessico ancora incerto e in parte ricalcato su quello francese. Le varie cucine si distinguono per gli ingredienti impiegati. 

Nel Sud trionfano la pasta, il pomodoro e l'olio d'oliva

Nel Nord si affermano il riso, la polenta e il burro. 

La carne, bollita o stufata, comincia a entrare nell'uso comune, mentre il pollo e il cappone hanno un loro primato morale nei piccoli complessi familiari come sintomo di benessere e di festività.

La cucina dei nobili e delle corti risente dei vincoli di sangue e delle parentele d'origine. I Savoia guardano alla Francia, i Borbone alla Spagna e all'Austria, ma ognuno si innesta con entusiasmo nel filone della cucina locale che, a volte, ne guadagna con ingentilimenti e scoperte. La cucina rinascimentale sopravvive in qualche salsa speziata, nei timballi, nei pasticci, ove carni e salumi si mescolano a lasagne, maccheroni e riso.
I pasti delle classi sociali alte, fino ad allora tre nell’arco della giornata, diventarono quattro o cinque, e gli orari del loro consumo si assimilarono ai contemporanei.

- Prima colazione: tra le 7.00 e le 9.00;
- Pranzo: tra le 12.00 e le 14.00;
- Cena: verso le 20,30
- Spuntino leggero: all’1.00 di notte, fatto da chi frequentava gli spettacoli.

Provenienza: Taccuini Strorici

ACQUA COTTA - Umbria -


INGREDIENTI

1 cucchiaio di lardo
1 kg. di cipolle
500 gr di pomodoro maturo
1,5 lt. di acqua
pane raffermo o crostini
parmigiano o pecorino
foglie di menta e basilico

PREPARAZIONE

Fare soffrigere in poco olio e 1 cucciaio di lardo tritato,1kg di cipolle sottilmente affettate e aggiungete sale e pepe; quando le cipolle si saranno ammorbidite (senza però farle dorare), unitevi 500gr di pomodori maturi privati della pelle e dei semi e aggiungete a piacere qualche fogliolina di menta o basilico.
Dopo circa 10 minuti unitevi 1 litro e ½ circa d’acqua e lasciare cuocere per 1 ora e salare a piacere. Una volta terminata la cottura, versate la zuppa direttamente nelle scodelle, dove avrete già sistemato in precedenza delle fette di pane casareccio rafferme oppure tostate. Condite con un filo d’olio crudo,abbondante pecorino o parmigiano grattugiato e una macinata di pepe. 
Aspettare qualche minuto prima di mangiare l’acquacotta,in modo che il pane possa ben assorbire il brodo.

PIZZA DI FARINA GIALLA...curiosità!



La pizza di farina gialla è una ricetta molto antica e assai diffusa nel territorio Umbro. Le sue origini antiche affondano nella tradizione contadina del posto. Un tempo questo era un piatto molto consumato nelle case dei contadini. La cottura veniva fatta nei focolari domestici, cuocendo lentamente la pizza sulla cenere bollente, per evitare che il contatto diretto con la brace potesse bruciarla. Naturalmente oggi la ricetta ed il metodo di cottura è stato modificato, ma non per questo viene meno il suo gusto autentico e genuino. La pizza viene cotta in forno, e gli ingredienti originali che sono farina di granoturco, sale e acqua vengono arricchiti  con uova, formaggio ed olio extravergine di oliva.

PIZZA DI FARINA GIALLA - Umbria -

INGREDIENTI 

- 1 litro di acqua

-200 gr. di farina di granoturco


-4 uova

-1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva

-sale e pepe nero



Versate a pioggia in 1 litro di acqua bollente 200 gr. di farina di granoturco e il sale necessario. Mescolando continuamente fate cuocere per circa mezz’ora. Togliete dal fuoco e unitevi il formaggio grattugiato, 1/2 bicchiere d’olio extra vergine di oliva e 4 uova. Ultimate con una macinatina di pepe. Ungete abbondantemente  una teglia e sistematevi dentro il composto. Infornate in forno già caldo per circa 20 minuti.

venerdì 10 giugno 2011

PICCHIERILLI ALLA BEANATA - Umbria -



DOSI PER 5 PERSONE:
- 800 gr. di picchierilli
- 100 gr. di pancetta
- 1 cipolla
- vino rosso
- grana padano o pecorino
- rucola a piacere.

INGREDIENTI per PICCHIERILLI:
- farina
- patate
- acqua




         PREPARARE I PICCHIERILLI:

Il procedimento per fare i picchierilli è lo stesso degli gnocchi, con la differenza che la forma dei Picchierilli è simile a degli spaghetti corti e spessi. Lessate le patate e poi passatele  ancora calde allo schiacciapatate su un tavolo, o una base di lavoro infarinata.
Salate moderatamente e aggiungete la farina necessaria, dovrete ottenere un composto soffice, ma compatto. Impastare bene gli ingredienti in modo da non trovare grumi o residui di farina.
Appena ottenuto un'impasto omogeneo, sulla vostra base di lavoro infarinata, ricavate da esso tanti filoni di spessore leggermente più grande di uno spaghetto. Tagliateli in pezzi di circa 4/5 cm.


PREPARAZIONE:
Fate appassire in padella con dell'olio d'oliva la pancetta e la cipolla tritata finemente. Aggiungete un po’ d’acqua e 2 bicchieri abbondanti di vino rosso. Lasciate restringere ma non completamente, in maniera che rimanga un  po’ liquida. Cuocete intanto i picchierelli in abbondante  acqua salata,la cottura è molto veloce quando tornano a galla sono cotti. A cottura ultimata ripassate in padella insieme alla pancetta a piacere spolveratele del parmigiano reggiano grattugiato e del pecorino fresco tagliato finemente e messo sul piatto a formare un lettino dove poi verserete i picchierelli.
Tritate finemente la rucola e spolveratela prima di servire.

SPEZZATINO CON CARDI - Umbria -


INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

½ cipolla
1spicchio d’aglio
50gr di pancetta
500gr di cardi
                                      Olio extravergine d’oliva q.b. 
1kg di campanello tagliato a tocchi
sale e pepe un bicchiere di vino
3 cucchiaio di concentrato di pomodoro
qualche foglia di maggiorana
brodo



In una padella capiente far sudare la cipolla l’aglio tritati aggiungendo un filo d'olio. Sminuzzare la pancetta e aggiungerla al composto. Far soffriggere ed unire la carne facendola rosolare velocemente,salare,pepare e bagnare con il vino.
Fare evaporare l’alcol a fuoco vivo, quindi unire il concentrato di pomodoro diluito nel brodo caldo.
Coprire e cuocere a fuoco lento per circa 2 ore. Unire poi la maggiorana e i cardi lessati e fare insaporire oncora per circa 15/20 minuti. 

RICETTE REGIONALI

DA OGGI INIZIERANNO DELLE RUBRICHE CHE PRESENTERANNO LE RICETTE

DIVISE PER REGIONI ITALIANE! 



Scopriremo l'Italia ed i suoi sapori percorrendo una ad una le sue regioni. 
Ci muoveremo da Nord a Sud raccogliendo piatti, ricette e tradizioni.
Seguiteci, consigliateci le ricette tipiche che conoscete...e sperimentatele!



SI PARTE

CON

L'UMBRIA !

giovedì 9 giugno 2011

TONNARE E TONNATORI: VITA E REGOLE

Il tonno è uno dei prodotti più conosciuti ed utilizzati...ma pochi conoscono quello che "sta dietro" ad una scatoletta di tonno.

 LA TONNARA...
È uno strumento permanente di pesca che rappresenta in toto la cultura e la tradizione della pesca. E' una rete con una complessa struttura di "camere". L'ultima di queste è chiamata "Camera della morte". Ad eccezione di tutti gli altri attrezzi non è quasi mai associato alla cultura marinare e alla navigazione, ma più spesso alla cultura del gruppo, della fatica fisica e delle tradizioni isolane.




Gruppo, fatica e tradizione sono le parole chiave della realtà che sto per raccontarvi...

I TONNAROTI E LE TRADIZIONI POPOLARI...

Il mondo dei tonnaroti è un mondo a parte, ai margini del mito.
Sono gli ultimi combattenti. Alti, alcuni giganteschi, corpo massiccio, mani enormi, il viso segnato dal sole ma sempre un sorriso velato dietro lo sguardo.
La mattanza è la lotta col tonno.
Certo, ogni tonno viene ucciso, ma per ogni tonno che entra loro rischiano una codata che li può rendere paralizzati a vita, come è già successo.
Il loro lavoro comincia a febbraio, è un lavoro di cesellatori.
Agli inizi del secolo, a febbraio, si trasferivano tutti nell'isolotto di Formica, a qualche chilometro da Levanzo e Favignana, che era provvisto degli stabili magazzini, della casa dell'Economo della tonnara, della casa del Rais, il Capo della tonnara, e i posti letto per i tonnaroti, una quarantina circa.
I padroni della Tonnara sono i Florio, poi c'è l'Economo, che vive quotidianamente con i tonnaroti e più a stretto contatto col Rais, per disbrigare le spese quotidiane della tonnara. E poi c'è il Rais, il capo dei tonnaroti, è lui che decide ogni azione, quando aprire e chiudere le porte delle stanze, è lui che decide."Domani, oggi si fa mattanza!".
Qualche decina d'anni fa l'usanza di andare a Formica è stata dismessa e l'isolotto è diventato la comunità terapeutica di Mondo X di Padre Eligio.
Ritornando ai tonnaroti: devono stendere una rete di qualche chilometro, che si chiama "costa" che appunto incanala i tonni verso le camere della morte. Una "costa" a est dell'isola di Favignana ed una ad ovest, al centro le "camere della morte". Sono delle precamere per l'ultima camera, che hanno delle porte che si possono aprire e chiudere.
Quando nella camera ci sono abbastanza tonni si chiude la porta d'accesso e si apre quella per la camera successiva.
Appena saranno tutti nella camera successiva si riaprirà la porta d'accesso della camera precedente. Ogni giorno una barca con il Rais a bordo va a controllare quanti tonni sono entrati nelle prime stanze e decide l'apertura e la chiusura delle porte.
Tra le centinaia di boe che segnalano la rete della tonnara c'è ne una che porta l'insegna della Madonna dei Tonnaroti, ogni giorno la barca del Rais passa e si ferma davanti a quella boa per un momento di preghiera, tutti ad alta voce, momenti forti, di tipico ricongiungimento. L'ultima camera ha una rete distesa sul fondo.
Il giorno della mattanza, i tonnaroti, cantando delle canzoni, delle nenie tradizionali, si danno il ritmo per portare a galla la rete sul fondo, con dentro tutti i tonni.
Quando la rete è a galla, ci vuole quasi un'ora, inizia la mattanza, uno spettacolo possibilmente da non perdersi.
Ci sono centinaia di tonni che si dimenano, schizzando acqua dappertutto, e la barca del Rais con un altro uomo esattamente in mezzo, nel centro della grande piscina, in mezzo al frastuono più assordante.
I tonnaroti iniziano a prendere i tonni con le loro lunghe aste uncinate, uno due tre, e poi li devono tirare a bordo. Quando si tratta di un tonno di 400 chili, cioè come quello della fotografia, è veramente faticoso, compreso alla fine il dover schivare, a tempo, la codata.
L'acqua, ben presto inizia ad arrossarsi di sangue, i tonni perdono molto sangue, la loro è carne rossa, sanguigna. E si inizia il conto dei tonni, 100, 200, 300, 400. C'è aria di battaglia, di bagarre, ci sono sguardi tirati dalla fatica.
Schizzi d'acqua e sangue dappertutto, il barcone con i turisti è in euforia, sono tutti agitati, esaltati, migliaia di foto vengono scattate in un minuto.Tutto questo dura circa 30 minuti.
Poi, tirato l'ultimo tonno, c'è un momento di festa, molto sommesso, che sembra quasi una trasgressione, chi si butta nell'acqua rossa, tra i tonnaroti, e poi in silenzio, sui barconi, il ritorno a casa, aspettando il giorno della prossima mattanza.
Lo spettacolo della mattanza viene definito uno spettacolo violento, è sicuramente uno spettacolo carico di istinto di sopravvivenza, non direi violento.

Provenienza: pizzocalabro.it

IL TONNO: CARATTERISTICHE E CONSIGLI UTILI

Il Tonno un alimento completo, apprezzato per la sua grandissima versatilità in cucina. Puo essere mangiato sul pane, con la pasta, nell'isalata oppure insieme a formaggi e carni per creare ricette gustose!
Il Tonno al naturale è ideale per gli sportivi e per i consumatori sensibili a temi salutistici o che stanno affrontando regimi dietetici: un alimento completo e con pochissime calorie.

COME POTER RICONOSCERE UN BUON TONNO IN VASETTO?

Il colore del prodotto: deve essere uniforme senza macchie scure e di un bel colore leggermente rosato.

L'olio : deve essere limpido e non miscelato ad acqua, con un colore dal giallo al verde (soprattutto nel caso del tonno all'olio extra vergine).

L'aspetto del trancio: deve essere il più possibile intero e compatto, senza eccessiva presenza di briciole.

La consistenza : deve essere compatto ma tenero, e non stopposo o fibroso.

Il profumo: deve essere delicato e gradevole con un leggero profumo di pesce. Sono da scartare eventuali lattine con odore rancido o sgradevole.


TONNO VS CARNE: CONTIENE  PIU VITAMINE DI UNA BISTECCA...
...E IN PIU' IL FOSFORO

PROTEINE:
Grazie al sostanzioso apporto di proteine, una porzione di tonno sgocciolato da cento grammi è in grado di fornire a una persona adulta circa un decimo del fabbisogno calorico giornaliero.
Facilmente assimilabili, le proteine cosiddette "NOBILI" sono fondamentali per la crescita, nella costruzione dei tessuti

FOSFORO:
Fra i pesci il tonno è uno fra i più ricchi di fosforo. Un ottimo motivo, per considerarlo il migliore alleato per una alimentazione completa, corretta e leggera.

VITAMINE:
Cento grammi di tonno all'olio di oliva, infatti, assicurano circa metà della dose giornaliera necessaria di vitamina PP , quasi il doppio della carne di manzo. Riguardo alla B12, la quantità contenuta in cento grammi di tonno è sufficiente a coprire l'intero fabbisogno giornaliero.

Provenienza:riomare.it

CARBONARA DI TONNO


INGREDIENTI
per 2 persone
-200 gr di linguine
-2 uova
-2 cucchiai di pecorino grattuggiato
-sale, pepe vino bianco
-prezzemolo e peperoncino

In una padella mettete l'aglio tagliato in pezzi e dell'olio. Fate soffriggere e aggiungete il tonno sgocciolato e schiacciato. Lasciar cuocere aggiungendo il peperoncino e il prezzemolo. Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata. 
In una ciotola preparate la crema. Rompete le uova, separate il bianco dal tuorlo e utilizzate solo quest'ultimo in modo che il composto risulti più denso e cremoso. Sbattete i tuorli , salate e aggiungete il parmigiano, il pecorino e un po di pepe nero. Mescolate fino ad ottenere una crema uniforme.
Scolate la liguine al dente e versatele ben calde nella ciotola con la salsa. Spolverate con del prezzemolo fresco e servite!

Provenienza: idee ricette.it

POLPETTE DI TONNO E RICOTTA

Ingredienti per 9 polpette circa:
 -200 gr. di ricotta di mucca
-160 gr. di tonno al naturale

-3 cucchiai di grana padano grattugiato
-1 uovo
-6 cucchiai circa di pangrattato 

-sale 
-prezzemolo

In una terrina mescolate il tonno e la ricotta entrambi ben sgocciolati e schiacciateli con una forchetta.
Unite l'uovo, il parmigiano, il prezzemolo ed eventualmente il sale e mescolare bene il composto che risulterà sicuramente morbido.
Aggiungete il pangrattato e se vedete che è ancora troppo morbido, mettetene un altro po' fino ad ottenere un composto compatto. Ricavatene delle polpette, che schiaccerete un po' per facilitarne la cottura in forno.
Passate le polpette nel pangrattato ed adagiatele su una teglia ricoperta di carta forno.
Ungete la superficie delle polpette con un filo d'olio ed infornate per circa 25-30 minuti a 180°.
Accompagnate le polpette ad un contorno di verdure, io ho sbollentato un finocchio che ho poi lasciato gratinare in forno con del provolone per 5 minuti.

Provenienza: L'angolo delle delizie

mercoledì 8 giugno 2011

PEPERONI CON TONNO E CAPPERI

 INGREDIENTI
-2 peperoni rossi o gialli
-30 gr di capperi sottosale

-pangrattato
-6 acciughe
Lavate con cura i peperoni, tagliateli in 2 parti, mondateli e disponeteli in una teglia da forno. Mettete l’ olio nel tegame e posizionate i peperoni con l’ incavo in alto.

Tritate le olive, mescolatele con il pangrattato, con il tonno che avrete scolato e ridotto a pezzettini piccoli, le acciughe spezzettate, il sale ed il pepe; mettete la giusta quantità di questo impasto in ciascun incavo di peperone, aggiungete un filo di olio e infornate.
Cuocete a calore moderato per circa 30 minuti; servite i peperoni ripieni sia caldi che freddi, come secondo piatto, antipasto, o contorno. 

Provenineza: Butta la pasta